Torna
a colpire il ransomware che tiene in ostaggio i PC. Il pagamento del
riscatto, però, non garantisce il ritorno alla normalità.
Milano,
30 Gennaio 2015 – I laboratori Trend Micro, leader globale nella
sicurezza per il cloud, hanno intercettato una nuova ondata di attacchi
del famigerato ransomware Cryptolocker, ricomparso negli ultimi giorni
sotto forma di una nuova variante. Molti utenti italiani sono già caduti
in trappola.
“Ransomware”
si riferisce a una classe di malware che tiene in "ostaggio" un
computer, fino a quando l'utente paga un determinato importo in denaro,
così da ricevere istruzioni specifiche per sbloccarlo. Il Ransomware
Cryptolocker, una volta eseguito, ha la capacità di infettare qualsiasi
sistema Windows, criptando quasi immediatamente tutti i dati presenti
sul disco rigido e richiedendo poi un pagamento all'utente. Attenzione
però, il pagamento del riscatto non garantisce il ripristino della normalità.
Questo perché la durata dei server che contengono le chiavi per
decriptare i file è limitata e varia da poche ore a qualche giorno.
Come funziona Cryptolocker
Cryptolocker
si diffonde tramite un allegato di posta elettronica. Adottando un
metodo di camuffamento si presenta tramite un allegato di tipo ZIP, che
contiene un file eseguibile.
Il file
non è visibile come "<nomefile>.exe" ma come
"<nomefile>.<pdf><docx><ecc.>.exe" perché
l'attaccante sfrutta il fatto che i sistemi Windows non mostrano di
default le estensioni dei file e un file così creato verrebbe
visualizzato come "<nomefile>.pdf" nonostante sia un eseguibile,
inducendo gli utenti ad aprirlo ed eseguirlo.
Una
volta installato, il malware inizia a cifrare i file del disco rigido e
delle condivisioni di rete mappate localmente con la chiave pubblica e
salva ogni file cifrato in una chiave di registro.
Il software, quindi, informa l'utente di aver cifrato i file e richiede un pagamento di 300 USD o Euro
con un voucher anonimo e prepagato (es. MoneyPak o Ukash), o 0.5
Bitcoin per decifrare i file. Il pagamento deve essere effettuato entro
72/100 ore, altrimenti la chiave privata viene cancellata
definitivamente rendendo impossibile ripristinare i file. Il pagamento
del riscatto consente all'utente di scaricare un software di decifratura
con la chiave privata già precaricata. Se Cryptolocker viene rimosso, e
la cifratura è iniziata, i file già cifrati rimangono inutilizzabili.
L'unica soluzione, oltre la prevenzione, è quella di implementare difese
adeguate per non far agire il malware.
Fonte: Comunicato stampa
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