Il Mobile App Reputation Service di Trend Micro conferma le previsioni diffuse dall’azienda a fine 2012 rispetto alla crescita esponenziale dei malware mobile
Milano, 3 ottobre 2013 –Trend
Micro lo aveva previsto a dicembre del 2012 e con tre mesi di anticipo
rispetto alla fine dell'anno, la previsione si è avverata. Le minacce
Android, in particolare malware e applicazioni ad alto rischio, hanno
raggiunto e si apprestano a superare la soglia di 1 milione.
Il
Mobile App Reputation Service di Trend Micro, il servizio di sicurezza
cloud-based che testa in modo dinamico le applicazioni mobile Android di
tutto il mondo alla ricerca di attività nocive, uso scorretto delle
risorse e violazioni della privacy, ha rilevato che la diffusione dei
malware mobile (come i sempre più diffusi premium service abuser) e
delle applicazioni a rischio elevato (come quelle che contengono Adv che
portano a siti di dubbia natura) ha superato ogni possibile aspettativa
rendendo questo fenomeno una reale emergenza in termini di sicurezza.
Sicuramente,
l’affermarsi crescente di Android come principale piattaforma mobile,
le sue vulnerabilità intrinseche, unite alla maggiore diffusione dei
dispositivi come tablet e smartphone, hanno reso questo contesto un
terreno ideale per le attività del cybercrime, sempre attento ad
adeguare le sue tattiche di attacco al mutare dello scenario
tecnologico.
Tra le tipologie di malware mobile più diffuse primeggiano i premium service abuser, che iscrivono i dispositivi infetti ai servizi premium ad insaputa degli utenti, e gli adware
indesiderati. Emergono anche famiglie particolare di minacce, come
FAKEINST ( 34 % ) e OPFAKE ( 30%), che hanno la particolarità di
mascherarsi per apparire come applicazioni ufficiali, spesso di
carattere gaming o di intrattenimento. Uno degli esempi di FAKEINST più
eclatanti degli ultimi mesi riguarda l’app gaming Bad Piggies, la cui
versione fake, quasi identica all’originale, è stata resa disponibile
subito dopo la pubblicazione del gioco.
Fonte: Comunicato Stampa Security Media Allert
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