La legge Fornero ha cambiato totalmente il sistema pensionistico Italiano apportandovi sostanziali modifiche abolendo le quote (il vecchio sistema età+contributi) per le pensioni di anzianità in favore del sistema contributivo per tutti.
Ora, per andare in pensione le donne devono avere 41 anni ed un mese di
anzianità contributiva, mentre gli uomini 42 anni ed un mese. L’età
minima per il pensionamento è passata invece a 66 anni per le donne e
gli uomini che lavorano nel settore pubblico, a 62 e 66 anni per le
donne e gli uomini che lavorano nel settore privato e a 63 anni e mezzo e
66 anni e mezzo per le donne e gli uomini che hanno un lavoro autonomo.
Per sapere la data del raggiungimento dei requisiti che permettono di andare in pensione, basta recarsi nel sito Internet Irpef.info e compilare il modulo che si trova al centro della pagina con tutti i dati che sono richiesti.
Attenzione. Il calcolo viene effettuato per le pensioni che maturano dal primo gennaio 2012 in base alla legge 214/2011 (decreto Monti o salva-Italia) ed alle relative circolari dell'Inps per lavoratori privati e dipendenti pubblici. Tiene conto anche del cosiddetto "decreto milleproroghe" (legge 14/2012);
non sono stati inseriti per il momento il pensionamento flessibile per
chi ha iniziato a lavorare dal 1996 e le norme più favorevoli per i
lavori usuranti, mentre sono già contemplate le eccezioni per i
lavoratori che avrebbero conseguito il diritto alla pensione nel 2012.
Per le pensioni il cui diritto matura fino al 31 dicembre 2011 il
calcolo viene invece effettuato in base a norme e tabelle contenute
nelle leggi 247/07, 122/2010, 111/2011, 148/2011, ed alle relative circolari (in particolare Inps 60/2008, Inpdap 7/2008, Inps 126/2010).
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