Milano, 21maggio 2013 – Secondo quanto emerso
da una ricerca condotta a livello europeo da Lexmark InternationalInc.(NYSE: LXK), una
migliore conoscenza dei prodotti di consumo delle stampanti laser può aiutare
le aziende a risparmiare sui costi associati ai processi di stampa.
L’indagine,
per la quale Lexmark ha raccolto le risposte di impiegati di tutta Europa per
verificare il grado di conoscenza dell’utilizzo delle cartucce in azienda,
hasvelato una scarsa diffusione di informazioni corrette a riguardo.
Tra
i rispondenti,tre su quattro affermano di non avere idea di quante pagine sono in
grado di stampare con la cartuccia che utilizzano abitualmente. L’84% in Europa
e il 71% degli intervistati in Italia, non sa quante stampe può produrre dopo
che appare l’avviso di “Toner in esaurimento”.
Per
quanto riguarda i costi relativi ai prodotti di consumo, il 50% a livello
europeo crede che il costo della cartuccia sia direttamente proporzionale al
costo per pagina stampata (in Italia la percentuale scende al 42%)e, il 28%
pensa che il riciclo di una cartuccia esausta sia un servizio a pagamento.
Inoltre,
secondo tre rispondenti su cinque la qualità di stampa risulta inferiore via
via che il toner si esaurisce.
La ricerca mette in luce
i numerosi luoghi comuni diffusi tra gli utenti in materiadi prodotti di
consumo per stampanti laser e rivela in generale una conoscenza limitata in
merito a tali prodotti. Tuttavia, emerge che una migliore comprensione delle
funzionalità delle cartucce consentirebbe agli utenti di prendere decisioni più
consapevoli sui prodotti che acquistano così da ottenere il miglior rapporto
qualità prezzo.
"La nostra indagine dimostra che in molti hanno ancora
poca conoscenza delle caratteristiche e potenzialità dei materiali di consumo e
mette in evidenzapunti di vista non corretti in merito alle funzionalità e ai costi", ha dichiarato Massimiliano Tedeschi, Amministratore Delegato di Lexmark
Italia. "Se alcuni di questi aspetti
potevano essere condivisibili in passato, oggi grazie alla tecnologia molto è
cambiato. Il costo per pagina è sempre più basso, mentre il rendimento,
l'affidabilità e la sostenibilità crescono per tutta la durata della cartuccia".
A fronte dei risultati
di questa ricerca, Lexmark suggerisce alcuni consigli utili in risposta ai
luoghi comuni circa l’utilizzo delle cartucce di stampa:
1. La qualità di stampa peggiora se il toner è quasi
esausto
Esistono molti dispositivi
laser che, a fronte del segnale “Toner
in esaurimento”, riscontrano una diminuzione della qualità di stampa. In questi casi, per
raggiungere un livello di stampa migliore si è costretti ad agitare più volte
il toner. Il 68% degli intervistati in Italia dichiara di utilizzare ancora
questa pratica.
Esistono però sul mercato
cartucce come Unison, il toner di Lexmark che vanta un nuovo sistema integrato
“shake free”, in grado di garantire qualità di stampa elevata fino al totale
esaurimento,segnalando il numero esatto di pagine che restano da stampare con
il toner rimanente.
2. Sostituire la cartuccia non appena compare il messaggio
“Toner
in esaurimento” comporta uno spreco di toner
Nella maggior parte dei casi,
un sensore indica la quantità di toner rimanente inviandoall’occorrenza il
messaggio “Toner in esaurimento”. Se la cartuccia viene sostituita subito si
rischia che parte del toner venga sprecata. Ma questo non vale per tutte le
stampanti. Oltre alla segnalazione “Toner
in esaurimento”, quando il livello diventa
veramente basso, i nuovi dispositivi Lexmark mostrano a video il numero stimato
di pagine rimanenti così da evitare possibili perdite di toner per l'utente.
3. Il messaggio“Toner in esaurimento” è standard e
non tiene in considerazione i comportamenti di stampa individuali come il
numero di pagine medie stampate
In effetti, questo vale per
molti dispositivi sul mercato. Tuttavia, esistono alcune stampanti, come i più recenti
dispositivi Lexmark,in grado di analizzare le abitudini di stampa e utilizzarle
per calcolare in maniera puntuale il numero delle pagine rimanenti. Questo dà
agli utenti un maggiore controllo e quindi valore aggiunto.
4. Il costo per pagina è direttamente proporzionale al
costo della cartuccia
Questa affermazione è falsa. Il
costo per pagina è il risultato del prezzo di vendita della cartuccia associato
al numero indicato di pagine stampate. Quindi, il numero di pagine da stampare
indicato spesso aumenta più che proporzionalmente rispetto al prezzo. In altre
parole, si può affermare che maggiore è il prezzo della cartuccia, maggiore è
il numero di pagine stampate che possono essere prodotte e minore è il costo
complessivo per pagina.
5. Non è possibile indicare il numero restante di pagine da
stampare
Questo era senz’altro vero in
passato. Oggi, alcuni dei più recenti dispositivi sono in grado di identificare
con maggiore precisione i livelli del toner. Alcune stampanti producono addirittura
dettagliati messaggi di “Toner in esaurimento” indicando anche il conto alla
rovescia delle pagine ancora disponibili da poter stampare.
Lexmark ha intervistato 664 impiegati di
undici Paesi, tra cui Belgio,Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi,
Polonia, Portogallo, Sud Africa, Spagna, Svezia e Regno Unito.
La ricerca è
stata completata nel mese di gennaio 2013.
A proposito di Lexmark
Lexmark è un’azienda focalizzata unicamente
sull’opportunità di mettere in collegamento informazioni non-strutturate
cartacee e digitali presenti all’interno di un’azienda con processi,
applicazioni e persone.
Per ulteriori informazioni, visitare: www.lexmark.com.
Fonte: Comunicato stampa
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